Non ho scritto resoconti negli ultimi concerti (e ospitate) ai quali ho assistito per stanchezza e volevo invece assolutamente scriverlo per IL Concerto ma è davvero difficile, tanti i pensieri, troppe le parole, infinite le emozioni.
La cosa che più mi ha colpita e resa felice in questo concerto è che si è avverato quello che speravo tanto succedesse per Valerio e di conseguenza per me e per noi.
Gran parte del pubblico che sarebbe stato presente al concerto, in teoria, doveva essere composto da persone che apprezzano e stimano Valerio e questo poteva far sì, unito alla gioia e alla consapevolezza di Valerio di star creando qualcosa di grande, bello e confezionato su misura, che Valerio fosse tranquillo, sereno e “aperto”.
E così è stato.
Non potete immaginare la gioia nel vedere fin dall’inizio il braccio sinistro di Valerio steso e la mano aperta, che stava a significare che stava bene, era sereno, soddisfatto del suo lavoro e felice di essere lì, con noi.
Ho tampinato subito Marika rifacendole il gesto di Valerio con un sorriso a 32 denti.
Mentre scrivo mi salgono le lacrime agli occhi, perché tale è stato il martellamento negativo nei confronti di questa giovane persona arrivato da più parti (tv, radio, web, giornali e pure dai fan, un paio di volte me compresa), che ogni volta che vedevo la mano sinistra richiusa su se stessa e tenuta vicino al cuore non mi capacitavo di come questo ragazzo riuscisse ogni volta ad andare avanti con tanta testardaggine e continuare a cantare bene, anche se in alcune occasioni “bloccato”.
Lunedì è stato fantastico, a briglie sciolte, sorridente, sincero, simpatico ma nel contempo attento e professionale (in realtà è stato quel che è “naturalmente”, un ottimo cantante), le sue esibizioni sono state cariche di bellezza, bravura, pathos.
Il risultato è stato…esibizioni strepitose sotto ogni punto di vista, vocale, interpretativo, emozionale.
I visi intorno a me, presumo anche il mio, alternavano 3 espressioni: attenzione, stupore, gioia.
Mi ha fatto molto piacere vedere poi i duetti con Ivana e Silvia e sentire le loro parole di apprezzamento ed amicizia nei suoi riguardi. Vale il detto “pochi ma buoni” e questi buoni, sinceri.
Mi risulta difficile, quasi impossibile, dire questa volta in quale canzone Valerio mi è piaciuto di più, perché è stata un’ emozione intensa nella sua interezza questo splendido concerto e Vale di una tale bravura…
Ahah posso dire invece che su "Pride" saltellavo sulla poltrona ed ho continuato a farlo fuori dalla sala e fino alla mattina successiva al grido di "In the name of looove" …
Cioè, a pensarci bene…..ma sarà normale alla mia età?
Non so voi ma io non mi sono ancora ripresa dal Concerto…stavolta la botta è stata davvero forte…è la prima volta che mi succede di non avere la forza di guardare i video…solitamente lo faccio la sera stessa, stavolta sono come bloccata. In realtà credo che non mi riprenderò mai completamente da questo concerto…è stato troppo troppo emozionante… Non ho ancora letto tutto ciò che avete scritto in questi giorni un pò per mancanza di tempo, un pò perchè ho evitato accuratamente di leggere troppo in giro…Io un vero e proprio resoconto non credo riuscirò mai a farlo, ho provato a descrivere per quanto potevo le mie sensazioni in una nota su fb, credo che quello resterà il mio unico tentativo di esprimere in parole le emozioni provate quella sera…
Ho letto che il blocco dello scrittore si è impossessato di diversi di noi in questi giorni e come non comprendere questa difficoltà nel mettere nero su bianco il turbinio di emozioni che ha riempito la sala Sinopoli lo scorso lunedì… Non è affatto facile metabolizzarlo e dargli una giusta collocazione perché ha monopolizzato tutto di noi al punto che era impossibile stare fermi, al punto che le mani dopo quasi 3 ore di performances da brividi gridavano pietà, al punto di farmi ringraziare Valerio per i pochi minuti di pausa tra il primo ed il secondo tempo che ci hanno concesso almeno di riprendere fiato e di ristabilire le funzioni vitali che fino ad un attimo prima erano state parzialmente compromesse!
Incredibile questo concerto ma deve essere stato stupefacente anche lo spettacolo visto da Valerio mentre metteva tutto se stesso, la sua arte, la sua anima e il suo talento su quel palco… Se è vero che il pubblico è lo specchio del successo di un live, “Valerio Scanu and so this is Christmas” non può che essere stato un trionfo dal sapore molto simile a quello della verità… Il trionfo di un talento troppe volte giudicato con superficialità per pregiudizi, ignoranza, luoghi comuni e ancora più spesso per malafede! Si parlerà di questo indiscutibile successo? Purtroppo al momento ancora i giudizi sull’ evento non è semplice intercettarli ma forse sono stati assaliti dal blocco dello scrittore anche i giornalisti presenti in sala e li capirei ma se così fosse, sono certa che sapranno riconquistare il potere sulla penna nel più breve tempo possibile!
Allora noi giornalisti non siamo, esperti del settore neppure ma a quella grande festa eravamo presenti e, nonostante le difficoltà, dobbiamo contribuire in qualche modo a rendere indelebile quanto vissuto e provato…
Sono più di due mesi che si parla di questo grande concerto del 17 Dicembre e l’aspettativa non è stata delusa nonostante fosse molto alta, come alta è la stima nei confronti di chi doveva calcare quel palco… Ancora oggi, se penso che sono mancati gli appoggi e la fiducia delle persone che si sarebbero dovute occupare della gestione della data provo rabbia ma anche orgoglio per come Valerio ha dimostrato di cavarsela da solo, affiancato unicamente dalle persone da lui scelte come collaboratori… Magari ci fosse stata tanta scrupolosità nella cura di tutti i dettagli anche nei precedenti suoi live… Questa volta Valerio ha rischiato il tutto per tutto e credo si sia conquistato una delle più grandi vittorie della sua carriera fino ad oggi… Immagino come possa sentirsi ora, ancora più consapevole dei propri mezzi e di quanto possa ideare, creare e gestire lui in prima persona, con i confini che in parte si dissolvono e gli obiettivi che si fanno potenzialmente infiniti… Mi piace pensare che si senta un po’ così, come se conservasse dentro di sé la forza del combattente che ha sempre dimostrato ma sempre più per attaccare, prendendo ulteriormente possesso di quella che è la sua passione, il suo lavoro e, se vorrà, certamente anche il suo futuro! Se fossi nei suoi detrattori, soprattutto in tutti coloro che in malafede hanno remato contro o hanno pensato bene di tenerlo il più possibile in panchina, oggi sarei molto preoccupato perché se fino a questo momento si erano già sicuramente accorti che non potevano levargli il talento e il suo pubblico, adesso dovranno congratularsi con loro stessi perché la rabbia, la voglia di riscatto e la determinazione nel perseguire i propri sogni, hanno trasformato Valerio in un guerriero pronto a dare altro filo da torcere purché la verità prima o dopo possa essere finalmente sotto gli occhi di tutti! Lunedì sera così è stato e tutti i presenti hanno potuto godere del talento di questo artista che è salito sul palco e ha inebriato il pubblico, interpretando magistralmente oltre che alcuni dei brani del suo repertorio anche numerose cover che pochi sarebbero stati in grado di cantare, tanto meno riuscendo nell’ intento di non far rimpiangere le versioni originali. Quasi 3 ore di successi di grandi voci maschili e femminili rivisitate nelle scelte interpretative e di arrangiamento… Valerio è entrato completamente nei brani, plasmandoli con la sua anima e con quell’ arte che gli scorre nelle vene e che Rembò ha descritto alla perfezione nel suo ultimo post. L’ immagine che mi sovviene spesso quando canta Valerio e che mi si è palesata davanti anche lunedì ritrae le note che si muovono attorno a lui, come attratte da una calamita così proprio mentre la sua voce si impossessa di loro, ci gioca, le accarezza come accadrebbe in una bellissima storia d’amore fino a realizzare con esse delle meravigliose coreografie… A un certo punto, durante il concerto, ho sentito dietro di me qualcuno esclamare “Ci sarà chi ha il timbro ma lui ha la VOCE” e bisogna dire che non l’ ha proprio risparmiata, dimostrando una potenza vocale inesauribile, tanto che al termine dello spettacolo ancora poteva permettersi di urlare a voce piena i suoi ringraziamenti e tutta la sua soddisfazione! In quel momento la sua felicità e la sua fierezza si specchiavano nella nostra immensa gioia e tutto l’ entusiasmo e l’ adrenalina che si poteva respirare penso non si sia palesata molto spesso all’ interno dell’Auditorium prima di allora… Su quel palco Valerio, però, non ha portato solo la sua arte e il suo talento ma anche la sua anima e c’è stato un momento in particolare in cui ha mostrato a tutti i presenti la sua dolcezza disarmante, presentando su di uno slittino i suoi cuccioli, nonché da lui soprannominati “i bimbi”. Personalmente potrei aprire una lunghissima parentesi su quanto stimi questo ragazzo anche per l’ amore smisurato che dimostra di possedere nei confronti degli animali ma non è questa la sede del discorso più adeguata, quindi eviterò di dilungarmi oltre. Posso comunque dire che è stata una bellissima parentesi che penso abbia fatto sciogliere definitivamente il pubblico che era già piuttosto provato per via delle performances mozzafiato! Molto bello anche il momento dedicato agli ospiti e non solo per la riuscita dei duetti ma anche per la sincera stima che sia Silvia che Ivana hanno dimostrato di nutrire nei confronti di Valerio. La perfetta riuscita dello spettacolo, però, è stata anche merito dei bravissimi musicisti e coristi e di tutto l’ impegno dedicato alla fase di preparazione del concerto. Il motivo dell’ affiatamento tra le parti e delle personali scelte di arrangiamento dei brani sono, infatti, sicuramente da rintracciare anche nel tempo che è stato destinato alle prove. La speranza adesso è che questo concerto meraviglioso possa restare indelebile e non solo nei nostri cuori e in quello di Valerio ma anche attraverso i riconoscimenti derivanti dagli articoli che, mi auguro, potranno descrivere quello che è stato. Così come sarebbe splendido se i video su youtube (santi video di youtube!) non fossero l’ unico materiale a testimoniare l’ evento… Direi che gli indizi ricevuti fino ad oggi e anche la recente dichiarazione di Valerio in pagina ufficiale fanno ben sperare a questo proposito…
Nel frattempo i nostri resoconti che si completano gli uni con gli altri, i frammenti di emozioni che si possono leggere nei messaggi su twitter e su facebook, i video amatoriali reperibili su youtube e gli scatti fotografici della serata, ci consentono di continuare a rivivere quei momenti indimenticabili con la consapevolezza che se il successo del concerto è arrivato alla faccia di tutti quelli che non ci credevano, la gioia e la soddisfazione per esso oggi unisce TUTTI QUELLI CHE CI HANNO SEMPRE CREDUTO!!!
Ormai è passata quasi una settimana dal concerto (quanto mi sembra riduttivo, però, definirlo così!) e ancora non ho scritto praticamente nulla, men che meno un resoconto. Pensavo… magari col passare dei giorni riuscirò a metabolizzare tutto quel vortice di emozioni e a metter giù qualcosa, e ci ho provato, davvero, ma il risultato sono tanti abbozzi di resoconto, nessuno dei quali però mi soddisfa, perché non rende minimamente l’ idea di cosa sia stato, di quel che ho provato e di quel che mi è rimasto di questa esperienza. Insomma, sostanzialmente sono ancora senza parole Ce l’avete presente la sindrome di Stendhal? Quel turbamento che si dice prenda alcune persone davanti ad opere d’ arte di grande bellezza? Beh, a dire il vero, a me è sempre sembrata un pò una scemata, però ora non ne sono più tanto sicura Ecco, magari, non rimarrei senza fiato, senza parole e con la tachicardia davanti alla Gioconda (bella eh, per carità!) ma davanti a Valerio, che ti si dona in tutto e per tutto, voce ed anima, beh… il turbamento c’ è stato eccome! Perché non si è trattato solo di un concerto, di concerti di Valerio ne ho visti tanti, alcuni particolarmente importanti come quelli al Blue Note, o il precedente all’Auditorium, o quello in piazza a La Maddalena, e tutti sono stati speciali per motivi diversi, ma questa volta è stata davvero un’ altra cosa, una cosa troppo grande e troppo bella per poterla descrivere. E allora, forse, la cosa più simile ad un resoconto che posso fare è quella di riportare quanto ho scritto a Valerio appena uscita dall’Auditorium, in bilico tra la sensazione di totale appagamento per aver ricevuto un dono prezioso e la sensazione di vuoto e di malinconia perché tutto era finito. Twitter non mi piace, ma la limitazione di 140 caratteri ti porta a dover scrivere l’essenziale, e l’essenziale per me è stato questo: “Senza parole. Immenso! Grazie per questo magnifico concerto. Devi essere fiero di te! Un abbraccio grande”. Di questo concerto mi ricordo tutto, ogni parola e ogni nota, me ne sono accorta vedendo e rivedendo i video, è tutto scolpito nella memoria e nel cuore, ma quello che mi ricorderò sicuramente per sempre sarà la felicità incontenibile di Valerio nell’ urlare “Grazieeeeeeee!!! Ma quanti siete?!!! Alla faccia di chi non ci credeva!”Dentro a questa frase sono racchiusi, noi lo sappiamo bene, tutti questi 4 anni, le delusioni, le sofferenze, le gioie mai godute appieno perché qualcuno gliele ha sempre volute sporcare ma anche l’ orgoglio per essere riuscito a dar vita ad un evento tanto speciale da solo, la consapevolezza di essere in grado di fare grandi cose e quindi anche un senso di tranquillità per il futuro, seppur incerto, e la felicità nel vedere che il suo pubblico c’ è e gli vuole bene. Io non sono particolarmente sdolcinata ma devo dire che in quella sala si respirava davvero tanto affetto, non abbiamo potuto abbracciare Valerio fisicamente (io, poi, con la mia disinvoltura, manco quando ce l’ ho a due centimetri riesco a dirgli qualcosa, figuriamoci ad abbracciarlo ) ma il nostro calore glielo abbiamo fatto sentire eccome, penso che di più non si potesse, e lui sicuramente l’ ha percepito. È stato proprio uno di quei momenti perfetti che non capitano spesso nella vita e di questo ringrazio Valerio e il suo essere così diverso e così speciale
Che nessuno si scandalizzi……si chiama "licenza poetica" apposta.
Poi c' è l' aggettivo "sacro" che "aggiusta" e in virtù di quello, il tutto si eleva dalla dimensione terrena e assurge al divino.
Pare quasi una cosa religiosa, ahahahah.
Alla fine ho ceduto e sono andata a leggere il testo che ha sollevato la sommossa popolare, per capire di cosa trattava di preciso.
Sono rimasta sconvolta, traumatizzata.
Cose che si farebbe fatica perfino a pensare (ovviamente per le persone sane di mente) quel lurido le scrive, le incide, le canta e le divulga.
Mai letto nulla di più schifosamente repellente in vita mia!
E sono stata male al pensiero di Vale che leggeva quelle oscenità.
Tutto il dispiacere e la rabbia li ho convogliati in queste rime che mi sono venute fuori di getto.
Comunque Valerio ha fatto un guaio a dare via libera ai fans che volessero difenderlo. Ahahahah, nel mio caso ha dato "licenza di uccidere"!
Perchè, si sa,"ne uccide più la lingua che la spada".
Del resto, se quell' essere viscido non ha avuto remore a scrivere di Valerio quel che gli pareva, io rivendico la stessa libertà di dire a lui ciò che penso e che mi suscita la sua orrenda persona.
Comunque stavolta ho superato ogni record…ahahah, non ho composto nulla per mesi e adesso in una sola settimana ecco due "odi".
Mi sta venendo l' ambizione di fare la trilogia, come quella delle "50 sfumature".
Tanto l' argomento quello è, ahahah.
Beccatevi l' invettiva ad alto tasso di "delicatezza".
Finalmente sono riuscita a tornare in albergo. Dopo le emozioni del concerto avrei voluto rientrare subito a scrivere il mio resoconto ma le mie amiche hanno voluto prima andare a bere qualcosa e quindi ho fatto tardissimo.
Sono ancora frastornata, il concerto è stato molto emozionante, specialmente la seconda parte, quando Valerio ha superato completamente la tensione e si è lasciato andare.
Ho molto apprezzato l’ atmosfera e la scenografia sul palco, raffinata, elegante, sobria, perfetta per un concerto acustico. Al contrario di Coruzzi non aggiungerei proprio nulla, di certo non clip e altre “defilippate”.
Molto interessanti anche molti dei nuovi arrangiamenti, molto curati e in alcuni casi coraggiosi. Le canzoni ne hanno guadagnato in intensità, raffinatezza, credibilità a livello musicale e Valerio ha potuto interpretarle in modo completamente diverso, decisamente più maturo. Persino "Amami", che proprio non mi piace, in questa versione mi è sembrata notevolmente più interessante e Valerio ha potuto metterci mille sfumature in più.
Se il concerto di Natale è stato travolgente, scintillante nonché un tripudio di potenza ed efferscenza vocale, quello che mi ha veramente emozionato di questo concerto è stata l’ interpretazione di Valerio a livello emotivo: in assoluto questo è stata l’occasione in cui l’ ho sentito più consapevole di ogni singola parola pronunciata. Soprattutto i bassi e i quasi parlati sono stati intensi e struggenti non solo per la bellezza della voce ma per l’intenzione che si percepiva in ogni parola. In questo senso "Minuetto" è stata un piccolo capolavoro: ha cesellato ogni parola, ha trasmesso ogni singola emozione, dalla sensualità alla solitudine, con una intensità che mi ha veramente sorpresa. Raramente l’ ho sentita cantare bene da qualcuno che non fosse Mimì, mai avrei pensato che un uomo avrebbe potuto interpretarla in quel modo. Straordinario e sorprendente. Mi ha letteralmente annodato lo stomaco.
Ovviamente non sono mancati i “pezzi di bravura”, i vocalizzi, gli acuti travolgenti e i “ruggiti” ma stasera Valerio è stato principalmente un grande interprete, prima ancora che un grande performer vocale.
E’ proprio cresciuto.
Se devo trovare un difetto a questo concerto (e devo altrimenti non sono più io) direi che alcune canzoni, come "Domani" e "Ricordati di noi", non reggono il confronto con gli altri brani riarrangiati, sfigurano in raffinatezza musicale e non consentono a Valerio di esprimere quel meraviglioso quid in più che ho sentito stasera in molti brani. "Domani" temo sia senza speranza, forse su "Ricordati di noi" si potrebbe fare qualcosa per migliorarla, magari con un approccio più intimo e più adatto al testo.
Come sempre accade sentire ascoltare Valerio non mi appaga, nel senso che più lo sento cantare live più ho voglia sentirlo. Nonostante lo abbia appena ascoltato, smanio già per il concerto di Roma.
Stamattina mi sono svegliata con una dolce malinconia, un pò perchè so che dovrò aspettare fino al 24 per abbandonarmi ancora alla malia che questa voce magica riesce ad esercitare su di me, un pò e soprattutto perchè mi sento ancora rimbombare nel cuore la struggente intensità delle interpretazioni di Valerio. Ci ho provato ieri sera a raccontare ma rileggendo mi sono resa conto di non esserci riuscita affatto. C’ è una levigata dolcezza, una morbidezza, una delicatezza in quella voce che non so spiegare. E tira fuori una profondità espressiva e proprio nei pezzi più impossibili che mi spiazza, soprattutto se penso a quanto sia giovane, a quanta poca esperienza abbia, a quella ingenuità da fanciullo che trapela dalla sua timidezza e dal suo pudore. Il vulcano sta lentamente emergendo … E promette di scaldarci parecchio …
Sono sul treno che mi riporta a casa, un pò assonnata ma felice per esserci stata. Felice perché Valerio ogni volta ci regala un qualcosa in più di sè, un qualcosa per il quale vale davvero la pena esserci, sempre, per lui, per le emozioni che la sua voce e il suo modo di essere sanno regalare a chi lo ascolta con cuore e orecchie pronte ad accogliere non solo note, non solo musica, ma un bellissimo mondo, il mondo di Valerio, che è diventato un po' anche il nostro. In questo concerto, forse mai come in questo concerto, come ha già detto Linda, l’ abbiamo visto emotivamente coinvolto su ogni pezzo, ci ha regalato davvero interpretazioni con la "I" maiuscola, mature, profonde, intense, e per questo incredibilmente emozionanti. In tutta onestà temevo che la presenza ingombrante, e non solo per la stazza, ma soprattutto per i trascorsi, di Platinette potesse un pochino frenarlo, togliere un briciolo di quella spontaneità che è una delle cose che apprezzo maggiormente di lui, ma non è stato affatto così. Certo all’inizio un pò di tensione c’ era ma una volta scioltosi, e non c’ è voluto molto, è stato un fluire continuo di emozioni, uno scambio di emozioni direi, perché anche noi, modestamente, abbiamo fatto la nostra parte
Mi ha fatto molto piacere riascoltare vecchi pezzi in una nuova veste, i nuovi arrangiamenti e una sempre crescente maturità interpretativa e vocale hanno dato nuova linfa a canzoni che da tanto tempo Valerio non proponeva e che sono belle, non hanno proprio nulla da invidiare a pezzi di altri osannati in lungo e in largo, anzi! Dei pezzi dell’ ultimo album, invece, menzione particolare va a “Trasparente”, già era uno dei brani che preferivo da “Così diverso” ma l’interpretazione di ieri è stata assolutamente potente, in tutti i sensi. Discorso a parte per “Minuetto”, con questa ci ha davvero spiazzati e “devastati” tutti. Scelta coraggiosa quella di Valerio, cantare un pezzo come quello non è affatto semplice, per il paragone ingombrante, per la sua giovane età, eppure Valerio ha fatto un capolavoro, struggente, drammatico, intenso… da brividi, per tutti. E se pure il “buon” Coruzzi, grandissimo estimatore di Mia Martini, è rimasto colpito da questa interpretazione, vuol proprio dire che è stato qualcosa di speciale, raro e prezioso.
Cosa è stato il concerto di Valerio? Un sogno ad occhi aperti! Una notte in stazione non ha cancellato l’ emozione provata e la sua voce continua a cantare nel cuore… Platinette ha detto abbastanza, non si poteva desiderare di più da lui… comunque io l’ ho visto applaudire diverse volte, alla fine è salito sul palco e, dietro al sipario, non sappiamo cosa abbia detto a Valerio. Da parte sua Valerio lo ha ringraziato per aver accettato l’invito.
Sono a casa da 20′…avete già la visione di ciò che è stato Valerio…io sono frastornata. "Minuetto" è stata una interpretazione spettacolare! Ho trascorso delle ore bellissime con le compagne di merende, ho riabbracciato tante fan, lo so sono da badante che mi tenga a freno perchè porto sempre confusione alle riunioni per Valeriuccio ma lui mi dà tanta carica e forza di volontà. Mi auguro con tutto il cuore che Valerio possa portare questa impresa titanica del Live acustico in sempre più teatri per tutta Italia…anche in questo Nord-est tanto abbandonato…io non so cosa farei pur di poter leggere che sarà da queste parti…è un chiodo fisso….spero che prima o poi si avveri.
Sono appena rientrata.
E sono strafelice: ero una delle "fortunelle" entrate al contest e ho avuto la possibilità di parlare con VALERIO prima del concerto…..
Che dire? E' un ragazzo con una maturità impressionante, ha risposto alle nostre domande con pazienza e dovizia di particolari. Ha detto che questa svolta dei concerti in teatro li ha pensati per dare un prodotto più di spessore, che saranno tutti diversi uno dall' altro e che verso l' estate introdurrà delle novità che nessuno si aspetterebbe. Ci ha voluto conoscere per nome (a me ha detto "Io signora non la conosco"), ha firmato autografi e alla fine ….foto di gruppo!!!!
Il concerto poi è stato bellissimo… Diverso da quello di Roma ma forse più "intimo".
Sono ancora frastornata dalla trasferta e questa notte ho dormito 3 ore ma ne valeva veramente la pena!!!
Ho letto Linda ed Elba e condivido le loro impressioni, è stata una serata particolare direi magica…..già il teatro che sembrava una bomboniera ha creato un’ atmosfera accogliente e intima, gli arrangiamenti nuovi sono stati una sorpresa dietro l’altra ….."All by myself" e che dire di "Minuetto"???
Io ero sopra il Signor Mauro e non so se si è commosso ma certo è che si teneva la testa con la mano.
Questi nuovi arrangiamenti, che non so se merito di Martino o lavoro di gruppo, lasciano a Valerio ampio spazio sia alla voce sia all’interpretazione e rendono i brani nuovi e alle volte completamente diversi…. sofisticati….eleganti
Ho letto un tweet di Valerio in cui lamentava l’ assenza della Casa Discografica a teatro e relativi commenti a risposta di alcuni blogger……
Se Valerio da indipendente può realizzare live a questo livello…..ben venga l’ indipendenza se può aiutarlo a costruire la sua strada!!!
Innanzitutto voglio fare un particolare saluto a Mariarosaria, Rita e…..Miciottaaaa, con cui ho passato una piacevolissima giornata (Micia, ancora un mare di baci per come ci hai accolte e un abbraccio a tua figlia). Che dire? Ho incontrato nuovamente la maggior parte di voi e ne conserverò un bellissimo ricordo (la nostalgia già mi assale…), Valerio come avete potuto constatare dai meravigliosi video di Marcela (grazie Marcy ) ieri sera ci ha donato un altro pezzettino di sè. Inizialmente era un pochino teso ma diciamo che da quando ha tolto il papillon, si è subito scioltooooo, ho cercato di memorizzare il più possibile nella mia mente ogni particolare, ogni sfumatura delle sue interpretazioni perchè sono state di una intensità e di un coinvolgimento totale….ieri sera su quel palco c’ era Valerio, la sua voce e la sua musica! Certo, ci sono alcune canzoni del suo primo repertorio che forse potevano lasciar spazio ad altre che con i nuovi arrangiamenti di sicuro ci avrebbero lasciati ancor più a bocca aperta ma sicuramente nei prossimi concerti live qualche cambiamento ci sarà….Valerio ama fare sorprese al suo pubblico! Il signor Coruzzi è stato molto attento durante il concerto e applaudiva quasi sempre alla fine di ogni canzone (io ero in una posizione dove potevo ben scrutare….) Su fb ho letto che il chitarrista Stefano Profazi ringraziava il pubblico di ieri sera a nome di tutta la band per come sono stati accolti ma soprattutto è rimasto colpito dall’ affetto che abbiamo sempre nei confronti di Valerio!
Tornata da un' oretta ed eccomi qua. Ho visto che già ci sono tanti resoconti e soprattutto ci sono i video, quindi avete idea di quello che è stato. Che dire?
E' stato un concerto particolare, in cui ogni canzone di Valerio ha assunto un sapore completamente diverso per la sua interpretazione in cui questa volta ha messo non solo la sua caldissima e stupenda voce ma ha messo veramente la sua anima, mi sembrava di vedere dentro di lui soprattutto in alcuni pezzi, come ad esempio "Trasparente" che ho sempre adorato ma che ieri sera mi ha stravolto! L' unico difetto è che è durato troppo poco, pochissimo, deve aggiungere altre canzoni. Quando ha detto "siamo alla fine" mi sembrava che avesse appena cominciato e poi voglio sentire "Se e vero che ci sei" e "Così diverso" in queste nuove interpretazioni. Saranno immense!
Devo dire che oltre le emozioni del concerto, sono stata felice di rincontrare tante di voi e aver passato una nottata bellissima con Francesca, Valeria e Lena oltre che con Angela. La notte è praticamente volata e anche oggi è stato bellissimo grazie a Francesca che è un' ospite meravigliosa!
E ora aspettiamo il 24 marzo ancora con più voglia di risentirlo perchè la sua voce mi fa stare troppo bene e voglio ascoltarlo sempre di più!
Sono sopravvissuta a due giorni intensi che mi sembrano uno solo visto che praticamente non ho chiuso occhio…ma l' adrenalina mi ha tenuto in piedi.
Sono ancora completamenta rintronata, devo realizzare bene… ancora non ho visto nessun video, solo qualche foto…nemmeno i miei ho ancora visto..rimando a domani perchè oggi sono ko, devo recuperare le forze.
Quello che posso dire è che è stato un concerto stupendo, completamente diverso dai precedenti, perchè le canzoni sembravano nuove…è stato come scoprirle la prima volta. "Trasparente" strepitosa in questa versione. "Minuetto" bhe non si commenta…devastante…solo lui poteva farne una versione così commovente dopo Mimì…grandioso! E se lo ha detto Plati che ha una venerazione per Mia Martini, lo possiamo ben dire!
Mi è piaciuto tutto di questo live…dalla scaletta, alla scenografia minimal, al look strepitoso di Vale in tono con quello della band (peccato per il papillon volato troppo in fretta ), dal teatro carinissimo, al pubblico calorosissimo (siamo i meglio ), per non parlare della carica interpretativa di questo ragazzo che è in continua crescita. L' unico neo, la brevità…ci è sembrato volare più del solito, quando ha detto che stava per finire c' è stato un boato di disperazione Valeriuccio tesò, due tre canzoni in più mettile in scaletta ti prego!
Comincio a dire la mia sulla scenografia che ho trovato perfetta, senza dover aggiungere fronzoli di nessun tipo, per esempio clip o altro. La scenografia sono i musicisti e il cantante, sono loro che devono riempire quel mondo, il resto io lo trovo supefluo. Idea mia e opinabile.
Per quanto riguarda i brani mi ha spiazzato il "ritornare alle origini" come ha detto lui, sicuramente concerto dopo concerto ripercorrerà tutta la sua strada.
Comunque brani completamente stravolti, che in molti casi all' inizio faticavi a riconoscere, con arrangiamenti molto particolari che hanno dato ai brani un nuovo look. E questo ha giovato tanto all' interpretazione. Brani che a suo tempo erano (permettetemi il termine) da ragazzine, hanno adesso acquisito un' altra veste sicuramente più matura. E' riucito a dargli una credibilità che prima non avevano. Brani come "Ricordati di noi" o "Domani", che a me non hanno mai preso in modo perticolare, in questa versione li ho rivalutati ma a mio avviso rimangono un passo indietro agli altri. Mia personale visione!
Nel complesso ho trovato un Valerio molto più maturo dal lato interpretativo. Ha sì, in alcuni casi, fatto la parte del leone con i suoi ruggiti ma non ha lesinato con i bassi e con il parlato, cosa che ha interpretato in modo sentito e in alcuni casi struggente.
E adesso veniamo a "Minuetto" che ho trovato una scelta coraggiosa. Sicuramente era consapevole del risultato ma sempre scelta coraggiosa è stata anche solo per il paragone che ne sarebbe venuto fuori con Mia Martini e con un brano al femminile che ha fatto la storia. Interpretazione sentita e credo che in questo termine c' è racchiuso dentro tutto.
Per finire che dire? Dico che ho trovato un Valerio più maturo nell' interpretazione, pure più sicuro sul palco anche se all' inizio, giustamente, era emozionato e un pò teso ma quando il papillon è andato a farsi benedire anche lui è partito!
Non so se gli arrangiamenti siano da attribuire solo ai musicisti ma non credo, lo zampino dell' interprete credo sia essenziale, poi conoscendo "il soggetto" in questione……Comunque c' è una bella alchimia tre lui e il pianista, con gli altri è un pò presto, sono ancora in "rodaggio".
Tirando le somme, come "anteprima" del nuovo Valerio credo sia andata bene, poi in corso d' opera c' è sempre la possibilità di aggiustare il tiro a qualcosa, inserire, eliminare.
Di sicuro c' è una cosa: a 22 anni ha coraggio da vendere, determinazione, una grande dose di orgoglio, e tanta, tanta passione. Queste sono le armi che servono per poter andare avanti in un mondo che, da quanto si è potuto constatare, ti fa trovare ostacoli ad ogni passo e in più ricordarsi che fa tutto da solo o quasi, senza una macchina ben oleata alle spalle, si prende tutti i rischi delle sue scelte e non essendo un artista navigato, il tutto diventa elevato all' ennesima potenza.
Mi auguro che tutti i suoi sforzi alla fine vengano ripagati con la moneta che merita: il riconoscimento del suo talento.
Diverse cose volevo sottolineare fin dal giorno dopo il concerto ma ero in coma. Una di queste è l'atteggiamento di Valerio, la postura. Mi è piaciuto un sacco: appena appena piegato in avanti, sciolto, il braccio spesso lasciato morbido lungo il fianco, la mano sinistra aperta o con le sole dita leggermente piegate.
Oltre ad essermi piaciuto, sono contenta di averlo visto così.
Valerio si è mosso tanto sul palco, l' ha attraversato varie volte, si è avvicinato a Martino e anche a Stefano.
E, come mi ha fatto notare la mia vicina di poltrona , ogni tanto "molleggiava".
Mentre non condivido affatto il consiglio di Coruzzi di mettere clip, foto o altro in scenografia. Concordo con l' asta, ogni tanto, consente di avere le due braccia e mani a disposizione per una maggiore libertà, non che mi interessi più l'interpretazione fisica di quella vocale eh, ma serve pure quella.
Soprattutto per vedere tutte e due le mani (me felice) a volte impegnate a passarsi il microfono.
Già che ci siamo, lo sgabello, ancora mi ricordo il medley eseguito seduto di fianco al piano, a Torino.
Poi col completo bianco vicino al piano nero…Valerio era uno splendore!
La sera dopo il concerto ho letto alcuni dei commenti che avevate scritto sul blog e arrivata a questo: "Applausiiiiiiiiiiii lunghissimiiiiiiiiiiiiiiiiiiii" ho pianto.
Ai concerti, ascolto,partecipo, fisso, canto su "PTLVC", condivido impressioni con chi mi siede vicino ma non piango mai.
Questi applausi lunghissimi scritti con tante "iiiiii" (erano davvero così, tanti e fortissimi) mi hanno oltre che riportato all' emozione vissuta la sera prima, fatto rendere conto di quante cose volessero dire: riconoscimento e apprezzamento per il lavoro di Valerio e dei musicisti, espressione della stima e dell' affetto che noi tutti abbiamo per questo giovane cantante, calore umano.
Valerio, dopo 5 secondi dall' improvvisazione al piano, parte subito tutto dentro al pezzo con una voce intima e carezzevole, un che di sabbiato, bellissimo.
Carinissimo il guizzo negli occhi e l'accenno di un sorriso a 0.35, io vi ho letto: "ora riconoscono la canzone e saranno sorpresi".
Ed ha ragione, l' effetto sorpresa arriva con delle "ooohh" e l'applauso. Nonostante il disturbo, si sistema l'auricolare e non cambia il tono di voce e l'intenzione e arriva al NO e NON CE L'HO con la giusta intensità.
Bellissima la gestualità con la mano dolce e aperta sul petto alla parola CUORE e adoooro la mano poi leggermente socchiusa.
La sospensione prima delle parole QUALE SEI, strepitosa! (mi ricordo Jurman sul discorso di quanto valore abbiano le pause ed il silenzio, tanto quanto, e a volte forse di più, delle note)
e il QUALE SEI è così soffuso, bello! più che bello.
E qui parte quello strano verso (per molti cantanti in realtà è solo la presa di respiro "aspirata") che in lui diventa una specie di consonante non detta che….madòò, difficile non far partire la modalità BM.
E VIENII…e qui iniziano le frasi che si ripetono e rincorrono che se il cantante non sta attento diventano una nenia.
Belli i NA NA NA che, senza parole, ma con l'intensità della voce e l'espressione del viso/corpo, parlano.
La SOLITUDINE sottolineata da un pugno chiuso e gli occhi strizzati.
E a 2.06 una delle espressioni degli occhi che caratterizzano Valerio, l' occhio destro semiaperto e quello sinistro strizzato, mi piace un sacco.
Bellissimo il "tuuuu", la voce diventa sottilissima e c'è una bella eco.
Da 2.14 a 2.19 perdo qualche istante Valerio per seguire il passaggio musicale dal pianoforte alla batteria, fantastico.
Bella l' inflessione su COSI'.
TROVO wowWWWWWWww da BM.
Bello il contrasto tra la A di felicità rinforzata e quella dolce di ingenuitA'.
In alcune E si sente che Valerio non è stato molto bene nei giorni precedenti.
Fantastico lo sguardo dopo la parola SONO ed il braccio che esausto cade lungo il corpo; in queste due espressioni corporee si concentra tutto quello che di scontato e ineludibile viene poi nel testo.
DORMI quanto è bassoooo e la serie di bassi che seguono wowowowoww.
SONO TUOOOO clap clap clap clap sono MILLE VOLTE TUOOO (per chi non avesse ancora capito quanto fosse suo.)
Bello lo sguardo sconsolato su E CONTINUO sulla stessa via.
CERCATOOO clap clap clap clap clap clap clap clap clap clap…
Con l'applauso non perde la concentrazione e, se fate un fermo immagine a 4.23/4.24, guardate che espressione su quel IO NON SO.
Finale…la vita è cosììì…ti entra dentro quella i e poi…quelle due ultime singole note al piano (ah! da respirone).
INSOMMA, UN CAPOLAVORO!
Bene, ora posso, come quella sera seduta all'Elfo, risentire e vivere tutta di seguito questa intensa, partecipata, sofferta, sentita, SPLENDIDA interpretazione.
Avevo promesso un resoconto ed eccomi, anche se farò un sunto….ci sono già stati dei resoconti bellissimi a cui mi sarei volentieri allineata.
Dico solo che il concerto mi è piaciuto in toto. Nella sua ambientazione estremamente scarna ma intima.
Come detto da Valerio, in quella sala c' erano solo lui, noi e la sua musica e la fusione delle emozioni tra queste tre componenti è stata completa.
Ho apprezzato alcuni nuovi arrangiamenti, hanno dato nuova linfa a canzoni che non venivano più riproposte e che in taluni casi ci hanno guadagnato.
Ho trovato stratosferica "Trasparente"….bellissima sempre ma in questa versione forse un po di più.
Son stata contenta di "Dopo di me". So che molti non la amano, io sì perché ci fa apprezzare in modo completo i bassi di Valerio e permette alla sua voce di essere nel contempo dolce e carezzevole ma anche estremamente sensuale.
Ho ascoltato rapita "Pioggia e Fuoco"….meravigliosa! Così come la Canzone per eccellenza….l' unica degna di esser chiamata tale uscita da amici: "Sentimento".
Menzione particolare spetta all' ultima perla che Valerio ci ha regalato: "Minuetto".
Amando tantissimo Mimì ho trovato la scelta di questa canzone (che da sempre occupa un posto speciale nel mio cuore) azzeccata e rischiosa al tempo stesso ma Valerio ha vinto in pieno la sfida.
E' stato fedele all' originale dandone una versione maschile toccante, sofferta ed estremamente credibile.
Lunedì a livello interpretativo non ce n' era per nessuno. Mi è piaciuto tantissimo non solo l' interpretazione vocale ma come Valerio ha vissuto anche con la gestualità ogni singola parola che ha pronunciato.
Il ragazzo cresce e questa nuova esperienza lo arricchirà ancor di più. Possono affossarlo quanto vogliono ma per esprimere emozioni (dolcezza, struggimento, malinconia, gioia, passione e sensualità) non ha bisogno di piangere o contercersi, a lui basta iniziare a cantare e tu ti ritrovi persa come in un incanto…
francesca scrive:
20 dicembre 2012 alle 13:42
Non ho scritto resoconti negli ultimi concerti (e ospitate) ai quali ho assistito per stanchezza e volevo invece assolutamente scriverlo per IL Concerto ma è davvero difficile, tanti i pensieri, troppe le parole, infinite le emozioni.
La cosa che più mi ha colpita e resa felice in questo concerto è che si è avverato quello che speravo tanto succedesse per Valerio e di conseguenza per me e per noi.
Gran parte del pubblico che sarebbe stato presente al concerto, in teoria, doveva essere composto da persone che apprezzano e stimano Valerio e questo poteva far sì, unito alla gioia e alla consapevolezza di Valerio di star creando qualcosa di grande, bello e confezionato su misura, che Valerio fosse tranquillo, sereno e “aperto”.
E così è stato.
Non potete immaginare la gioia nel vedere fin dall’inizio il braccio sinistro di Valerio steso e la mano aperta, che stava a significare che stava bene, era sereno, soddisfatto del suo lavoro e felice di essere lì, con noi.
Ho tampinato subito Marika rifacendole il gesto di Valerio con un sorriso a 32 denti.
Mentre scrivo mi salgono le lacrime agli occhi, perché tale è stato il martellamento negativo nei confronti di questa giovane persona arrivato da più parti (tv, radio, web, giornali e pure dai fan, un paio di volte me compresa), che ogni volta che vedevo la mano sinistra richiusa su se stessa e tenuta vicino al cuore non mi capacitavo di come questo ragazzo riuscisse ogni volta ad andare avanti con tanta testardaggine e continuare a cantare bene, anche se in alcune occasioni “bloccato”.
Lunedì è stato fantastico, a briglie sciolte, sorridente, sincero, simpatico ma nel contempo attento e professionale (in realtà è stato quel che è “naturalmente”, un ottimo cantante), le sue esibizioni sono state cariche di bellezza, bravura, pathos.
Il risultato è stato…esibizioni strepitose sotto ogni punto di vista, vocale, interpretativo, emozionale.
I visi intorno a me, presumo anche il mio, alternavano 3 espressioni: attenzione, stupore, gioia.
Mi ha fatto molto piacere vedere poi i duetti con Ivana e Silvia e sentire le loro parole di apprezzamento ed amicizia nei suoi riguardi. Vale il detto “pochi ma buoni” e questi buoni, sinceri.
Mi risulta difficile, quasi impossibile, dire questa volta in quale canzone Valerio mi è piaciuto di più, perché è stata un’ emozione intensa nella sua interezza questo splendido concerto e Vale di una tale bravura…
Ahah posso dire invece che su "Pride" saltellavo sulla poltrona ed ho continuato a farlo fuori dalla sala e fino alla mattina successiva al grido di "In the name of looove" …
Cioè, a pensarci bene…..ma sarà normale alla mia età?
Valeri@ scrive:
21 dicembre 2012 alle 00:54
Non so voi ma io non mi sono ancora ripresa dal Concerto…stavolta la botta è stata davvero forte…è la prima volta che mi succede di non avere la forza di guardare i video…solitamente lo faccio la sera stessa, stavolta sono come bloccata. In realtà credo che non mi riprenderò mai completamente da questo concerto…è stato troppo troppo emozionante… Non ho ancora letto tutto ciò che avete scritto in questi giorni un pò per mancanza di tempo, un pò perchè ho evitato accuratamente di leggere troppo in giro…Io un vero e proprio resoconto non credo riuscirò mai a farlo, ho provato a descrivere per quanto potevo le mie sensazioni in una nota su fb, credo che quello resterà il mio unico tentativo di esprimere in parole le emozioni provate quella sera…
Lena86 scrive:
21 dicembre 2012 alle 22:49
Ho letto che il blocco dello scrittore si è impossessato di diversi di noi in questi giorni e come non comprendere questa difficoltà nel mettere nero su bianco il turbinio di emozioni che ha riempito la sala Sinopoli lo scorso lunedì… Non è affatto facile metabolizzarlo e dargli una giusta collocazione perché ha monopolizzato tutto di noi al punto che era impossibile stare fermi, al punto che le mani dopo quasi 3 ore di performances da brividi gridavano pietà, al punto di farmi ringraziare Valerio per i pochi minuti di pausa tra il primo ed il secondo tempo che ci hanno concesso almeno di riprendere fiato e di ristabilire le funzioni vitali che fino ad un attimo prima erano state parzialmente compromesse!
Incredibile questo concerto ma deve essere stato stupefacente anche lo spettacolo visto da Valerio mentre metteva tutto se stesso, la sua arte, la sua anima e il suo talento su quel palco… Se è vero che il pubblico è lo specchio del successo di un live, “Valerio Scanu and so this is Christmas” non può che essere stato un trionfo dal sapore molto simile a quello della verità… Il trionfo di un talento troppe volte giudicato con superficialità per pregiudizi, ignoranza, luoghi comuni e ancora più spesso per malafede! Si parlerà di questo indiscutibile successo? Purtroppo al momento ancora i giudizi sull’ evento non è semplice intercettarli ma forse sono stati assaliti dal blocco dello scrittore anche i giornalisti presenti in sala e li capirei ma se così fosse, sono certa che sapranno riconquistare il potere sulla penna nel più breve tempo possibile!
Allora noi giornalisti non siamo, esperti del settore neppure ma a quella grande festa eravamo presenti e, nonostante le difficoltà, dobbiamo contribuire in qualche modo a rendere indelebile quanto vissuto e provato…
Sono più di due mesi che si parla di questo grande concerto del 17 Dicembre e l’aspettativa non è stata delusa nonostante fosse molto alta, come alta è la stima nei confronti di chi doveva calcare quel palco… Ancora oggi, se penso che sono mancati gli appoggi e la fiducia delle persone che si sarebbero dovute occupare della gestione della data provo rabbia ma anche orgoglio per come Valerio ha dimostrato di cavarsela da solo, affiancato unicamente dalle persone da lui scelte come collaboratori… Magari ci fosse stata tanta scrupolosità nella cura di tutti i dettagli anche nei precedenti suoi live… Questa volta Valerio ha rischiato il tutto per tutto e credo si sia conquistato una delle più grandi vittorie della sua carriera fino ad oggi… Immagino come possa sentirsi ora, ancora più consapevole dei propri mezzi e di quanto possa ideare, creare e gestire lui in prima persona, con i confini che in parte si dissolvono e gli obiettivi che si fanno potenzialmente infiniti… Mi piace pensare che si senta un po’ così, come se conservasse dentro di sé la forza del combattente che ha sempre dimostrato ma sempre più per attaccare, prendendo ulteriormente possesso di quella che è la sua passione, il suo lavoro e, se vorrà, certamente anche il suo futuro! Se fossi nei suoi detrattori, soprattutto in tutti coloro che in malafede hanno remato contro o hanno pensato bene di tenerlo il più possibile in panchina, oggi sarei molto preoccupato perché se fino a questo momento si erano già sicuramente accorti che non potevano levargli il talento e il suo pubblico, adesso dovranno congratularsi con loro stessi perché la rabbia, la voglia di riscatto e la determinazione nel perseguire i propri sogni, hanno trasformato Valerio in un guerriero pronto a dare altro filo da torcere purché la verità prima o dopo possa essere finalmente sotto gli occhi di tutti! Lunedì sera così è stato e tutti i presenti hanno potuto godere del talento di questo artista che è salito sul palco e ha inebriato il pubblico, interpretando magistralmente oltre che alcuni dei brani del suo repertorio anche numerose cover che pochi sarebbero stati in grado di cantare, tanto meno riuscendo nell’ intento di non far rimpiangere le versioni originali. Quasi 3 ore di successi di grandi voci maschili e femminili rivisitate nelle scelte interpretative e di arrangiamento… Valerio è entrato completamente nei brani, plasmandoli con la sua anima e con quell’ arte che gli scorre nelle vene e che Rembò ha descritto alla perfezione nel suo ultimo post. L’ immagine che mi sovviene spesso quando canta Valerio e che mi si è palesata davanti anche lunedì ritrae le note che si muovono attorno a lui, come attratte da una calamita così proprio mentre la sua voce si impossessa di loro, ci gioca, le accarezza come accadrebbe in una bellissima storia d’amore fino a realizzare con esse delle meravigliose coreografie… A un certo punto, durante il concerto, ho sentito dietro di me qualcuno esclamare “Ci sarà chi ha il timbro ma lui ha la VOCE” e bisogna dire che non l’ ha proprio risparmiata, dimostrando una potenza vocale inesauribile, tanto che al termine dello spettacolo ancora poteva permettersi di urlare a voce piena i suoi ringraziamenti e tutta la sua soddisfazione! In quel momento la sua felicità e la sua fierezza si specchiavano nella nostra immensa gioia e tutto l’ entusiasmo e l’ adrenalina che si poteva respirare penso non si sia palesata molto spesso all’ interno dell’Auditorium prima di allora… Su quel palco Valerio, però, non ha portato solo la sua arte e il suo talento ma anche la sua anima e c’è stato un momento in particolare in cui ha mostrato a tutti i presenti la sua dolcezza disarmante, presentando su di uno slittino i suoi cuccioli, nonché da lui soprannominati “i bimbi”. Personalmente potrei aprire una lunghissima parentesi su quanto stimi questo ragazzo anche per l’ amore smisurato che dimostra di possedere nei confronti degli animali ma non è questa la sede del discorso più adeguata, quindi eviterò di dilungarmi oltre. Posso comunque dire che è stata una bellissima parentesi che penso abbia fatto sciogliere definitivamente il pubblico che era già piuttosto provato per via delle performances mozzafiato! Molto bello anche il momento dedicato agli ospiti e non solo per la riuscita dei duetti ma anche per la sincera stima che sia Silvia che Ivana hanno dimostrato di nutrire nei confronti di Valerio. La perfetta riuscita dello spettacolo, però, è stata anche merito dei bravissimi musicisti e coristi e di tutto l’ impegno dedicato alla fase di preparazione del concerto. Il motivo dell’ affiatamento tra le parti e delle personali scelte di arrangiamento dei brani sono, infatti, sicuramente da rintracciare anche nel tempo che è stato destinato alle prove. La speranza adesso è che questo concerto meraviglioso possa restare indelebile e non solo nei nostri cuori e in quello di Valerio ma anche attraverso i riconoscimenti derivanti dagli articoli che, mi auguro, potranno descrivere quello che è stato. Così come sarebbe splendido se i video su youtube (santi video di youtube!) non fossero l’ unico materiale a testimoniare l’ evento… Direi che gli indizi ricevuti fino ad oggi e anche la recente dichiarazione di Valerio in pagina ufficiale fanno ben sperare a questo proposito…
Nel frattempo i nostri resoconti che si completano gli uni con gli altri, i frammenti di emozioni che si possono leggere nei messaggi su twitter e su facebook, i video amatoriali reperibili su youtube e gli scatti fotografici della serata, ci consentono di continuare a rivivere quei momenti indimenticabili con la consapevolezza che se il successo del concerto è arrivato alla faccia di tutti quelli che non ci credevano, la gioia e la soddisfazione per esso oggi unisce TUTTI QUELLI CHE CI HANNO SEMPRE CREDUTO!!!
Elba76 scrive:
23 dicembre 2012 alle 11:44
Ormai è passata quasi una settimana dal concerto (quanto mi sembra riduttivo, però, definirlo così!) e ancora non ho scritto praticamente nulla, men che meno un resoconto. Pensavo… magari col passare dei giorni riuscirò a metabolizzare tutto quel vortice di emozioni e a metter giù qualcosa, e ci ho provato, davvero, ma il risultato sono tanti abbozzi di resoconto, nessuno dei quali però mi soddisfa, perché non rende minimamente l’ idea di cosa sia stato, di quel che ho provato e di quel che mi è rimasto di questa esperienza. Insomma, sostanzialmente sono ancora senza parole Ce l’avete presente la sindrome di Stendhal? Quel turbamento che si dice prenda alcune persone davanti ad opere d’ arte di grande bellezza? Beh, a dire il vero, a me è sempre sembrata un pò una scemata, però ora non ne sono più tanto sicura Ecco, magari, non rimarrei senza fiato, senza parole e con la tachicardia davanti alla Gioconda (bella eh, per carità!) ma davanti a Valerio, che ti si dona in tutto e per tutto, voce ed anima, beh… il turbamento c’ è stato eccome! Perché non si è trattato solo di un concerto, di concerti di Valerio ne ho visti tanti, alcuni particolarmente importanti come quelli al Blue Note, o il precedente all’Auditorium, o quello in piazza a La Maddalena, e tutti sono stati speciali per motivi diversi, ma questa volta è stata davvero un’ altra cosa, una cosa troppo grande e troppo bella per poterla descrivere. E allora, forse, la cosa più simile ad un resoconto che posso fare è quella di riportare quanto ho scritto a Valerio appena uscita dall’Auditorium, in bilico tra la sensazione di totale appagamento per aver ricevuto un dono prezioso e la sensazione di vuoto e di malinconia perché tutto era finito. Twitter non mi piace, ma la limitazione di 140 caratteri ti porta a dover scrivere l’essenziale, e l’essenziale per me è stato questo: “Senza parole. Immenso! Grazie per questo magnifico concerto. Devi essere fiero di te! Un abbraccio grande”. Di questo concerto mi ricordo tutto, ogni parola e ogni nota, me ne sono accorta vedendo e rivedendo i video, è tutto scolpito nella memoria e nel cuore, ma quello che mi ricorderò sicuramente per sempre sarà la felicità incontenibile di Valerio nell’ urlare “Grazieeeeeeee!!! Ma quanti siete?!!! Alla faccia di chi non ci credeva!”Dentro a questa frase sono racchiusi, noi lo sappiamo bene, tutti questi 4 anni, le delusioni, le sofferenze, le gioie mai godute appieno perché qualcuno gliele ha sempre volute sporcare ma anche l’ orgoglio per essere riuscito a dar vita ad un evento tanto speciale da solo, la consapevolezza di essere in grado di fare grandi cose e quindi anche un senso di tranquillità per il futuro, seppur incerto, e la felicità nel vedere che il suo pubblico c’ è e gli vuole bene. Io non sono particolarmente sdolcinata ma devo dire che in quella sala si respirava davvero tanto affetto, non abbiamo potuto abbracciare Valerio fisicamente (io, poi, con la mia disinvoltura, manco quando ce l’ ho a due centimetri riesco a dirgli qualcosa, figuriamoci ad abbracciarlo ) ma il nostro calore glielo abbiamo fatto sentire eccome, penso che di più non si potesse, e lui sicuramente l’ ha percepito. È stato proprio uno di quei momenti perfetti che non capitano spesso nella vita e di questo ringrazio Valerio e il suo essere così diverso e così speciale
5 febbraio 2013 alle 15:43
Che nessuno si scandalizzi……si chiama "licenza poetica" apposta.
Poi c' è l' aggettivo "sacro" che "aggiusta" e in virtù di quello, il tutto si eleva dalla dimensione terrena e assurge al divino.
Pare quasi una cosa religiosa, ahahahah.
9 febbraio 2013 alle 14:48
Cose che si farebbe fatica perfino a pensare (ovviamente per le persone sane di mente) quel lurido le scrive, le incide, le canta e le divulga.
Mai letto nulla di più schifosamente repellente in vita mia!
E sono stata male al pensiero di Vale che leggeva quelle oscenità.
Tutto il dispiacere e la rabbia li ho convogliati in queste rime che mi sono venute fuori di getto.
Comunque Valerio ha fatto un guaio a dare via libera ai fans che volessero difenderlo. Ahahahah, nel mio caso ha dato "licenza di uccidere"!
Perchè, si sa,"ne uccide più la lingua che la spada".
Del resto, se quell' essere viscido non ha avuto remore a scrivere di Valerio quel che gli pareva, io rivendico la stessa libertà di dire a lui ciò che penso e che mi suscita la sua orrenda persona.
Comunque stavolta ho superato ogni record…ahahah, non ho composto nulla per mesi e adesso in una sola settimana ecco due "odi".
Mi sta venendo l' ambizione di fare la trilogia, come quella delle "50 sfumature".
Tanto l' argomento quello è, ahahah.
Beccatevi l' invettiva ad alto tasso di "delicatezza".
22 febbraio 2013 alle 15:51
La profezia si è compiuta.
E TRILOGIA FU !!!
Paola scrive:
26 febbraio 2013 alle 00:26
Serata bellissima, Vale bello come il sole e bravo come al solito anche se la voce non era al massimo!
Platinette era in prima fila, proprio dritta al mio posto (11esimo fila G).
Concordo con Platinette per "MINUETTO": speciale!!!!
L’ arraggiamento poi….GRANDIOSO!
Trasparente nuovo arrangiamento da mozzare il fiato!
G R A Z I E V A L E R I O ! ! !
Sappiate comunque che il papillon è durato solo due canzoni perchè non riusciva a cantare e allora se lo è fatto togliere da Martino!
Linda scrive:
26 febbraio 2013 alle 01:13
Finalmente sono riuscita a tornare in albergo. Dopo le emozioni del concerto avrei voluto rientrare subito a scrivere il mio resoconto ma le mie amiche hanno voluto prima andare a bere qualcosa e quindi ho fatto tardissimo.
Sono ancora frastornata, il concerto è stato molto emozionante, specialmente la seconda parte, quando Valerio ha superato completamente la tensione e si è lasciato andare.
Ho molto apprezzato l’ atmosfera e la scenografia sul palco, raffinata, elegante, sobria, perfetta per un concerto acustico. Al contrario di Coruzzi non aggiungerei proprio nulla, di certo non clip e altre “defilippate”.
Molto interessanti anche molti dei nuovi arrangiamenti, molto curati e in alcuni casi coraggiosi. Le canzoni ne hanno guadagnato in intensità, raffinatezza, credibilità a livello musicale e Valerio ha potuto interpretarle in modo completamente diverso, decisamente più maturo. Persino "Amami", che proprio non mi piace, in questa versione mi è sembrata notevolmente più interessante e Valerio ha potuto metterci mille sfumature in più.
Se il concerto di Natale è stato travolgente, scintillante nonché un tripudio di potenza ed efferscenza vocale, quello che mi ha veramente emozionato di questo concerto è stata l’ interpretazione di Valerio a livello emotivo: in assoluto questo è stata l’occasione in cui l’ ho sentito più consapevole di ogni singola parola pronunciata. Soprattutto i bassi e i quasi parlati sono stati intensi e struggenti non solo per la bellezza della voce ma per l’intenzione che si percepiva in ogni parola. In questo senso "Minuetto" è stata un piccolo capolavoro: ha cesellato ogni parola, ha trasmesso ogni singola emozione, dalla sensualità alla solitudine, con una intensità che mi ha veramente sorpresa. Raramente l’ ho sentita cantare bene da qualcuno che non fosse Mimì, mai avrei pensato che un uomo avrebbe potuto interpretarla in quel modo. Straordinario e sorprendente. Mi ha letteralmente annodato lo stomaco.
Ovviamente non sono mancati i “pezzi di bravura”, i vocalizzi, gli acuti travolgenti e i “ruggiti” ma stasera Valerio è stato principalmente un grande interprete, prima ancora che un grande performer vocale.
E’ proprio cresciuto.
Se devo trovare un difetto a questo concerto (e devo altrimenti non sono più io) direi che alcune canzoni, come "Domani" e "Ricordati di noi", non reggono il confronto con gli altri brani riarrangiati, sfigurano in raffinatezza musicale e non consentono a Valerio di esprimere quel meraviglioso quid in più che ho sentito stasera in molti brani. "Domani" temo sia senza speranza, forse su "Ricordati di noi" si potrebbe fare qualcosa per migliorarla, magari con un approccio più intimo e più adatto al testo.
Come sempre accade sentire ascoltare Valerio non mi appaga, nel senso che più lo sento cantare live più ho voglia sentirlo. Nonostante lo abbia appena ascoltato, smanio già per il concerto di Roma.
Linda scrive:
26 febbraio 2013 alle 10:49
Stamattina mi sono svegliata con una dolce malinconia, un pò perchè so che dovrò aspettare fino al 24 per abbandonarmi ancora alla malia che questa voce magica riesce ad esercitare su di me, un pò e soprattutto perchè mi sento ancora rimbombare nel cuore la struggente intensità delle interpretazioni di Valerio. Ci ho provato ieri sera a raccontare ma rileggendo mi sono resa conto di non esserci riuscita affatto. C’ è una levigata dolcezza, una morbidezza, una delicatezza in quella voce che non so spiegare. E tira fuori una profondità espressiva e proprio nei pezzi più impossibili che mi spiazza, soprattutto se penso a quanto sia giovane, a quanta poca esperienza abbia, a quella ingenuità da fanciullo che trapela dalla sua timidezza e dal suo pudore. Il vulcano sta lentamente emergendo … E promette di scaldarci parecchio …
ELBA76 scrive:
26 febbraio 2013 alle 06:29
Sono sul treno che mi riporta a casa, un pò assonnata ma felice per esserci stata. Felice perché Valerio ogni volta ci regala un qualcosa in più di sè, un qualcosa per il quale vale davvero la pena esserci, sempre, per lui, per le emozioni che la sua voce e il suo modo di essere sanno regalare a chi lo ascolta con cuore e orecchie pronte ad accogliere non solo note, non solo musica, ma un bellissimo mondo, il mondo di Valerio, che è diventato un po' anche il nostro. In questo concerto, forse mai come in questo concerto, come ha già detto Linda, l’ abbiamo visto emotivamente coinvolto su ogni pezzo, ci ha regalato davvero interpretazioni con la "I" maiuscola, mature, profonde, intense, e per questo incredibilmente emozionanti. In tutta onestà temevo che la presenza ingombrante, e non solo per la stazza, ma soprattutto per i trascorsi, di Platinette potesse un pochino frenarlo, togliere un briciolo di quella spontaneità che è una delle cose che apprezzo maggiormente di lui, ma non è stato affatto così. Certo all’inizio un pò di tensione c’ era ma una volta scioltosi, e non c’ è voluto molto, è stato un fluire continuo di emozioni, uno scambio di emozioni direi, perché anche noi, modestamente, abbiamo fatto la nostra parte
Mi ha fatto molto piacere riascoltare vecchi pezzi in una nuova veste, i nuovi arrangiamenti e una sempre crescente maturità interpretativa e vocale hanno dato nuova linfa a canzoni che da tanto tempo Valerio non proponeva e che sono belle, non hanno proprio nulla da invidiare a pezzi di altri osannati in lungo e in largo, anzi! Dei pezzi dell’ ultimo album, invece, menzione particolare va a “Trasparente”, già era uno dei brani che preferivo da “Così diverso” ma l’interpretazione di ieri è stata assolutamente potente, in tutti i sensi. Discorso a parte per “Minuetto”, con questa ci ha davvero spiazzati e “devastati” tutti. Scelta coraggiosa quella di Valerio, cantare un pezzo come quello non è affatto semplice, per il paragone ingombrante, per la sua giovane età, eppure Valerio ha fatto un capolavoro, struggente, drammatico, intenso… da brividi, per tutti. E se pure il “buon” Coruzzi, grandissimo estimatore di Mia Martini, è rimasto colpito da questa interpretazione, vuol proprio dire che è stato qualcosa di speciale, raro e prezioso.
Maria nonna scrive:
26 febbraio 2013 alle 14:52
Cosa è stato il concerto di Valerio? Un sogno ad occhi aperti! Una notte in stazione non ha cancellato l’ emozione provata e la sua voce continua a cantare nel cuore… Platinette ha detto abbastanza, non si poteva desiderare di più da lui… comunque io l’ ho visto applaudire diverse volte, alla fine è salito sul palco e, dietro al sipario, non sappiamo cosa abbia detto a Valerio. Da parte sua Valerio lo ha ringraziato per aver accettato l’invito.
Peonia scrive:
26 febbraio 2013 alle 17:21
Sono a casa da 20′…avete già la visione di ciò che è stato Valerio…io sono frastornata. "Minuetto" è stata una interpretazione spettacolare! Ho trascorso delle ore bellissime con le compagne di merende, ho riabbracciato tante fan, lo so sono da badante che mi tenga a freno perchè porto sempre confusione alle riunioni per Valeriuccio ma lui mi dà tanta carica e forza di volontà. Mi auguro con tutto il cuore che Valerio possa portare questa impresa titanica del Live acustico in sempre più teatri per tutta Italia…anche in questo Nord-est tanto abbandonato…io non so cosa farei pur di poter leggere che sarà da queste parti…è un chiodo fisso….spero che prima o poi si avveri.
Marika Rossi scrive:
26 febbraio 2013 alle 19:40
Sono appena rientrata.
E sono strafelice: ero una delle "fortunelle" entrate al contest e ho avuto la possibilità di parlare con VALERIO prima del concerto…..
Che dire? E' un ragazzo con una maturità impressionante, ha risposto alle nostre domande con pazienza e dovizia di particolari. Ha detto che questa svolta dei concerti in teatro li ha pensati per dare un prodotto più di spessore, che saranno tutti diversi uno dall' altro e che verso l' estate introdurrà delle novità che nessuno si aspetterebbe. Ci ha voluto conoscere per nome (a me ha detto "Io signora non la conosco"), ha firmato autografi e alla fine ….foto di gruppo!!!!
Il concerto poi è stato bellissimo… Diverso da quello di Roma ma forse più "intimo".
Nico56 scrive:
26 febbraio 2013 alle 21:18
Sono ancora frastornata dalla trasferta e questa notte ho dormito 3 ore ma ne valeva veramente la pena!!!
Ho letto Linda ed Elba e condivido le loro impressioni, è stata una serata particolare direi magica…..già il teatro che sembrava una bomboniera ha creato un’ atmosfera accogliente e intima, gli arrangiamenti nuovi sono stati una sorpresa dietro l’altra ….."All by myself" e che dire di "Minuetto"???
Io ero sopra il Signor Mauro e non so se si è commosso ma certo è che si teneva la testa con la mano.
Questi nuovi arrangiamenti, che non so se merito di Martino o lavoro di gruppo, lasciano a Valerio ampio spazio sia alla voce sia all’interpretazione e rendono i brani nuovi e alle volte completamente diversi…. sofisticati….eleganti
Ho letto un tweet di Valerio in cui lamentava l’ assenza della Casa Discografica a teatro e relativi commenti a risposta di alcuni blogger……
Se Valerio da indipendente può realizzare live a questo livello…..ben venga l’ indipendenza se può aiutarlo a costruire la sua strada!!!
Patrizia scrive:
26 febbraio 2013 alle 21:19
Innanzitutto voglio fare un particolare saluto a Mariarosaria, Rita e…..Miciottaaaa, con cui ho passato una piacevolissima giornata (Micia, ancora un mare di baci per come ci hai accolte e un abbraccio a tua figlia). Che dire? Ho incontrato nuovamente la maggior parte di voi e ne conserverò un bellissimo ricordo (la nostalgia già mi assale…), Valerio come avete potuto constatare dai meravigliosi video di Marcela (grazie Marcy ) ieri sera ci ha donato un altro pezzettino di sè. Inizialmente era un pochino teso ma diciamo che da quando ha tolto il papillon, si è subito scioltooooo, ho cercato di memorizzare il più possibile nella mia mente ogni particolare, ogni sfumatura delle sue interpretazioni perchè sono state di una intensità e di un coinvolgimento totale….ieri sera su quel palco c’ era Valerio, la sua voce e la sua musica! Certo, ci sono alcune canzoni del suo primo repertorio che forse potevano lasciar spazio ad altre che con i nuovi arrangiamenti di sicuro ci avrebbero lasciati ancor più a bocca aperta ma sicuramente nei prossimi concerti live qualche cambiamento ci sarà….Valerio ama fare sorprese al suo pubblico! Il signor Coruzzi è stato molto attento durante il concerto e applaudiva quasi sempre alla fine di ogni canzone (io ero in una posizione dove potevo ben scrutare….) Su fb ho letto che il chitarrista Stefano Profazi ringraziava il pubblico di ieri sera a nome di tutta la band per come sono stati accolti ma soprattutto è rimasto colpito dall’ affetto che abbiamo sempre nei confronti di Valerio!
Antonella scrive:
26 febbraio 2013 alle 21:25
Tornata da un' oretta ed eccomi qua. Ho visto che già ci sono tanti resoconti e soprattutto ci sono i video, quindi avete idea di quello che è stato. Che dire?
E' stato un concerto particolare, in cui ogni canzone di Valerio ha assunto un sapore completamente diverso per la sua interpretazione in cui questa volta ha messo non solo la sua caldissima e stupenda voce ma ha messo veramente la sua anima, mi sembrava di vedere dentro di lui soprattutto in alcuni pezzi, come ad esempio "Trasparente" che ho sempre adorato ma che ieri sera mi ha stravolto! L' unico difetto è che è durato troppo poco, pochissimo, deve aggiungere altre canzoni. Quando ha detto "siamo alla fine" mi sembrava che avesse appena cominciato e poi voglio sentire "Se e vero che ci sei" e "Così diverso" in queste nuove interpretazioni. Saranno immense!
Devo dire che oltre le emozioni del concerto, sono stata felice di rincontrare tante di voi e aver passato una nottata bellissima con Francesca, Valeria e Lena oltre che con Angela. La notte è praticamente volata e anche oggi è stato bellissimo grazie a Francesca che è un' ospite meravigliosa!
E ora aspettiamo il 24 marzo ancora con più voglia di risentirlo perchè la sua voce mi fa stare troppo bene e voglio ascoltarlo sempre di più!
Valeri@ scrive:
26 febbraio 2013 alle 22:42
Sono sopravvissuta a due giorni intensi che mi sembrano uno solo visto che praticamente non ho chiuso occhio…ma l' adrenalina mi ha tenuto in piedi.
Sono ancora completamenta rintronata, devo realizzare bene… ancora non ho visto nessun video, solo qualche foto…nemmeno i miei ho ancora visto..rimando a domani perchè oggi sono ko, devo recuperare le forze.
Quello che posso dire è che è stato un concerto stupendo, completamente diverso dai precedenti, perchè le canzoni sembravano nuove…è stato come scoprirle la prima volta. "Trasparente" strepitosa in questa versione. "Minuetto" bhe non si commenta…devastante…solo lui poteva farne una versione così commovente dopo Mimì…grandioso! E se lo ha detto Plati che ha una venerazione per Mia Martini, lo possiamo ben dire!
Mi è piaciuto tutto di questo live…dalla scaletta, alla scenografia minimal, al look strepitoso di Vale in tono con quello della band (peccato per il papillon volato troppo in fretta ), dal teatro carinissimo, al pubblico calorosissimo (siamo i meglio ), per non parlare della carica interpretativa di questo ragazzo che è in continua crescita. L' unico neo, la brevità…ci è sembrato volare più del solito, quando ha detto che stava per finire c' è stato un boato di disperazione Valeriuccio tesò, due tre canzoni in più mettile in scaletta ti prego!
rita bianchi scrive:
27 febbraio 2013 alle 10:03
Comincio a dire la mia sulla scenografia che ho trovato perfetta, senza dover aggiungere fronzoli di nessun tipo, per esempio clip o altro. La scenografia sono i musicisti e il cantante, sono loro che devono riempire quel mondo, il resto io lo trovo supefluo. Idea mia e opinabile.
Per quanto riguarda i brani mi ha spiazzato il "ritornare alle origini" come ha detto lui, sicuramente concerto dopo concerto ripercorrerà tutta la sua strada.
Comunque brani completamente stravolti, che in molti casi all' inizio faticavi a riconoscere, con arrangiamenti molto particolari che hanno dato ai brani un nuovo look. E questo ha giovato tanto all' interpretazione. Brani che a suo tempo erano (permettetemi il termine) da ragazzine, hanno adesso acquisito un' altra veste sicuramente più matura. E' riucito a dargli una credibilità che prima non avevano. Brani come "Ricordati di noi" o "Domani", che a me non hanno mai preso in modo perticolare, in questa versione li ho rivalutati ma a mio avviso rimangono un passo indietro agli altri. Mia personale visione!
Nel complesso ho trovato un Valerio molto più maturo dal lato interpretativo. Ha sì, in alcuni casi, fatto la parte del leone con i suoi ruggiti ma non ha lesinato con i bassi e con il parlato, cosa che ha interpretato in modo sentito e in alcuni casi struggente.
E adesso veniamo a "Minuetto" che ho trovato una scelta coraggiosa. Sicuramente era consapevole del risultato ma sempre scelta coraggiosa è stata anche solo per il paragone che ne sarebbe venuto fuori con Mia Martini e con un brano al femminile che ha fatto la storia. Interpretazione sentita e credo che in questo termine c' è racchiuso dentro tutto.
Per finire che dire? Dico che ho trovato un Valerio più maturo nell' interpretazione, pure più sicuro sul palco anche se all' inizio, giustamente, era emozionato e un pò teso ma quando il papillon è andato a farsi benedire anche lui è partito!
Non so se gli arrangiamenti siano da attribuire solo ai musicisti ma non credo, lo zampino dell' interprete credo sia essenziale, poi conoscendo "il soggetto" in questione……Comunque c' è una bella alchimia tre lui e il pianista, con gli altri è un pò presto, sono ancora in "rodaggio".
Tirando le somme, come "anteprima" del nuovo Valerio credo sia andata bene, poi in corso d' opera c' è sempre la possibilità di aggiustare il tiro a qualcosa, inserire, eliminare.
Di sicuro c' è una cosa: a 22 anni ha coraggio da vendere, determinazione, una grande dose di orgoglio, e tanta, tanta passione. Queste sono le armi che servono per poter andare avanti in un mondo che, da quanto si è potuto constatare, ti fa trovare ostacoli ad ogni passo e in più ricordarsi che fa tutto da solo o quasi, senza una macchina ben oleata alle spalle, si prende tutti i rischi delle sue scelte e non essendo un artista navigato, il tutto diventa elevato all' ennesima potenza.
Mi auguro che tutti i suoi sforzi alla fine vengano ripagati con la moneta che merita: il riconoscimento del suo talento.
Francesca scrive:
3 marzo 2013 alle 00:37
Diverse cose volevo sottolineare fin dal giorno dopo il concerto ma ero in coma. Una di queste è l'atteggiamento di Valerio, la postura. Mi è piaciuto un sacco: appena appena piegato in avanti, sciolto, il braccio spesso lasciato morbido lungo il fianco, la mano sinistra aperta o con le sole dita leggermente piegate.
Oltre ad essermi piaciuto, sono contenta di averlo visto così.
Valerio si è mosso tanto sul palco, l' ha attraversato varie volte, si è avvicinato a Martino e anche a Stefano.
E, come mi ha fatto notare la mia vicina di poltrona , ogni tanto "molleggiava".
Mentre non condivido affatto il consiglio di Coruzzi di mettere clip, foto o altro in scenografia. Concordo con l' asta, ogni tanto, consente di avere le due braccia e mani a disposizione per una maggiore libertà, non che mi interessi più l'interpretazione fisica di quella vocale eh, ma serve pure quella.
Soprattutto per vedere tutte e due le mani (me felice) a volte impegnate a passarsi il microfono.
Già che ci siamo, lo sgabello, ancora mi ricordo il medley eseguito seduto di fianco al piano, a Torino.
Poi col completo bianco vicino al piano nero…Valerio era uno splendore!
La sera dopo il concerto ho letto alcuni dei commenti che avevate scritto sul blog e arrivata a questo: "Applausiiiiiiiiiiii lunghissimiiiiiiiiiiiiiiiiiiii" ho pianto.
Ai concerti, ascolto,partecipo, fisso, canto su "PTLVC", condivido impressioni con chi mi siede vicino ma non piango mai.
Questi applausi lunghissimi scritti con tante "iiiiii" (erano davvero così, tanti e fortissimi) mi hanno oltre che riportato all' emozione vissuta la sera prima, fatto rendere conto di quante cose volessero dire: riconoscimento e apprezzamento per il lavoro di Valerio e dei musicisti, espressione della stima e dell' affetto che noi tutti abbiamo per questo giovane cantante, calore umano.
Francesca scrive:
10 marzo 2013 alle 20:53
MINUETTO
Valerio, dopo 5 secondi dall' improvvisazione al piano, parte subito tutto dentro al pezzo con una voce intima e carezzevole, un che di sabbiato, bellissimo.
Carinissimo il guizzo negli occhi e l'accenno di un sorriso a 0.35, io vi ho letto: "ora riconoscono la canzone e saranno sorpresi".
Ed ha ragione, l' effetto sorpresa arriva con delle "ooohh" e l'applauso. Nonostante il disturbo, si sistema l'auricolare e non cambia il tono di voce e l'intenzione e arriva al NO e NON CE L'HO con la giusta intensità.
Bellissima la gestualità con la mano dolce e aperta sul petto alla parola CUORE e adoooro la mano poi leggermente socchiusa.
La sospensione prima delle parole QUALE SEI, strepitosa! (mi ricordo Jurman sul discorso di quanto valore abbiano le pause ed il silenzio, tanto quanto, e a volte forse di più, delle note)
e il QUALE SEI è così soffuso, bello! più che bello.
E qui parte quello strano verso (per molti cantanti in realtà è solo la presa di respiro "aspirata") che in lui diventa una specie di consonante non detta che….madòò, difficile non far partire la modalità BM.
E VIENII…e qui iniziano le frasi che si ripetono e rincorrono che se il cantante non sta attento diventano una nenia.
Belli i NA NA NA che, senza parole, ma con l'intensità della voce e l'espressione del viso/corpo, parlano.
La SOLITUDINE sottolineata da un pugno chiuso e gli occhi strizzati.
E a 2.06 una delle espressioni degli occhi che caratterizzano Valerio, l' occhio destro semiaperto e quello sinistro strizzato, mi piace un sacco.
Bellissimo il "tuuuu", la voce diventa sottilissima e c'è una bella eco.
Da 2.14 a 2.19 perdo qualche istante Valerio per seguire il passaggio musicale dal pianoforte alla batteria, fantastico.
Bella l' inflessione su COSI'.
TROVO wowWWWWWWww da BM.
Bello il contrasto tra la A di felicità rinforzata e quella dolce di ingenuitA'.
In alcune E si sente che Valerio non è stato molto bene nei giorni precedenti.
Fantastico lo sguardo dopo la parola SONO ed il braccio che esausto cade lungo il corpo; in queste due espressioni corporee si concentra tutto quello che di scontato e ineludibile viene poi nel testo.
DORMI quanto è bassoooo e la serie di bassi che seguono wowowowoww.
SONO TUOOOO clap clap clap clap sono MILLE VOLTE TUOOO (per chi non avesse ancora capito quanto fosse suo.)
Bello lo sguardo sconsolato su E CONTINUO sulla stessa via.
CERCATOOO clap clap clap clap clap clap clap clap clap clap…
Con l'applauso non perde la concentrazione e, se fate un fermo immagine a 4.23/4.24, guardate che espressione su quel IO NON SO.
Finale…la vita è cosììì…ti entra dentro quella i e poi…quelle due ultime singole note al piano (ah! da respirone).
INSOMMA, UN CAPOLAVORO!
Bene, ora posso, come quella sera seduta all'Elfo, risentire e vivere tutta di seguito questa intensa, partecipata, sofferta, sentita, SPLENDIDA interpretazione.
GRANDE VALERIO SCANU! E grazieeee!
Gio scrive:
3 marzo 2013 alle 21:42
Avevo promesso un resoconto ed eccomi, anche se farò un sunto….ci sono già stati dei resoconti bellissimi a cui mi sarei volentieri allineata.
Dico solo che il concerto mi è piaciuto in toto. Nella sua ambientazione estremamente scarna ma intima.
Come detto da Valerio, in quella sala c' erano solo lui, noi e la sua musica e la fusione delle emozioni tra queste tre componenti è stata completa.
Ho apprezzato alcuni nuovi arrangiamenti, hanno dato nuova linfa a canzoni che non venivano più riproposte e che in taluni casi ci hanno guadagnato.
Ho trovato stratosferica "Trasparente"….bellissima sempre ma in questa versione forse un po di più.
Son stata contenta di "Dopo di me". So che molti non la amano, io sì perché ci fa apprezzare in modo completo i bassi di Valerio e permette alla sua voce di essere nel contempo dolce e carezzevole ma anche estremamente sensuale.
Ho ascoltato rapita "Pioggia e Fuoco"….meravigliosa! Così come la Canzone per eccellenza….l' unica degna di esser chiamata tale uscita da amici: "Sentimento".
Menzione particolare spetta all' ultima perla che Valerio ci ha regalato: "Minuetto".
Amando tantissimo Mimì ho trovato la scelta di questa canzone (che da sempre occupa un posto speciale nel mio cuore) azzeccata e rischiosa al tempo stesso ma Valerio ha vinto in pieno la sfida.
E' stato fedele all' originale dandone una versione maschile toccante, sofferta ed estremamente credibile.
Lunedì a livello interpretativo non ce n' era per nessuno. Mi è piaciuto tantissimo non solo l' interpretazione vocale ma come Valerio ha vissuto anche con la gestualità ogni singola parola che ha pronunciato.
Il ragazzo cresce e questa nuova esperienza lo arricchirà ancor di più. Possono affossarlo quanto vogliono ma per esprimere emozioni (dolcezza, struggimento, malinconia, gioia, passione e sensualità) non ha bisogno di piangere o contercersi, a lui basta iniziare a cantare e tu ti ritrovi persa come in un incanto…